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Riccardo Frezza

Trieste 1959 

...Su un muretto, trova una macchina fotografica ed affascinato da questa e dalla visione del film Blow up di Michelangelo Antonioni, capisce quale sarà la sua vocazione e passione per il resto della sua vita.

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Ancora in giovane età, affascinato dalla Milano da bere, dal mondo della moda, dalle copertine patinate e da tutta l’industria dell’immagine che gli ruota intorno, si trasferisce e inizia a lavorare per l’agenzia Olimpia, una delle più importanti e prestigiose del settore.

Questo contesto gli permette di conoscere il mondo del gossip e dei paparazzi facendolo diventare un punto di riferimento nell’ambiente. Collaboratore e corrispondente di testate quali Oggi, Chi, Gente, Epoca, La Domenica del Corriere, Panorama, Vogue, Tv sorrisi canzoni, Gente e motori, diventa, come definisce se stesso, “un commerciante di immagini”, dove il valore della foto non è dato solo dalla sua qualità ma dal prezzo che si è disposti a pagare pur di ottenerla. 

 

Oggi decide di dedicarsi interamente all’aspetto qualitativo, artistico e concettuale delle sue immagini, intraprendendo una nuova avventura nel mondo del food.

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…La vista è uno dei primi sensi con cui percepiamo il mondo – e quindi anche gli alimenti. La fotografia food ha un potere evocativo fortissimo,

La promozione di tutto ciò che fa parte del mondo gastronomico non può prescindere dalla fotografia: niente è più potente e immediato di un’immagine, quando si tratta di stuzzicare una voglia.

Le foto devono essere accattivanti ma realistiche, devono raccontare il prodotto o il piatto facendo venire l’acquolina in bocca all’osservatore che poi si trasformerà in cliente.

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